Stella McCartney presenta il Mirum, l’alternativa in pelle vegana per …

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La designer, che ha fatto della sua attenzione per l’ecosistema una nota stilistica riconoscibile, ha lanciato per la prima volta le iconiche borse Falabella e Frayme in una nuova alternativa in pelle vegana.

Una delle storiche borse del brand realizzate con il Minum, il nuovo materiale.
Photo by Stella McCartney
Stella McCartney ha da sempre legato il suo nome e la qualità dei prodotti del suo marchio ad una visione dichiaratamente vegan della moda. Una decisione che rispecchia le scelte di vita della stilista e che hanno iniziato a sensibilizzare il mondo del fashion ben prima che si sviluppasse un’attenzione più capillare. Per questo motivo, dunque, non stupisce che proprio dal suo brand provenga il lancio ufficiale delle prime borse di lusso realizzate con materiale privo di animali.

Il materiale in questione è il Mirum. Si tratta di una soluzione riciclabile al 100% e circolare, realizzata con piante a base di ingredienti completamente naturali. Descrivendo il materiale, la sessa McCartney lo ha definito come un’opzione sicura che può essere restituita in modo sicuro alla Madre Terra come delle sostanze nutritive alla fine della sua vita.

Il Mirum
Uno dei modelli storici realizzati dalla McCartney con il Mirum.
Photo by Stella McCartney
Per comprendere effettivamente il potenziale di questo nuovo materiale grazie al quale la stilista ha realizzato le borse Falabella e Frayme, due tra i suoi nodelli iconici, scopriamo nel particolare le sue caratteristiche.

Come accennato precedentemente Mirum rappresenta la prima alternativa alla pelle animale scalabile, priva di plastica al 100% e di combustibili fossili. Viene, inoltre, descritto come completamente resistente all’acqua, facile da pulire, elastico e durevole. Oltre a questo ha un’impronta di carbonio notevolmente inferiore rispetto alle opzioni animali e sintetiche convenzionali”, creando 0,8-2,1 CO2e per metro quadrato (sulla base di uno studio di valutazione del ciclo di vita commissionato da NFW). Lealtre alternative alla pelle a base di petrolio, invece, producono 7-15,8 kg di CO2e.

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Oltre a tutti questi aspetti vantaggiosi, poi, l’azienda evidenzia il fatto che si tratta di un materiale personalizzabile, realizzato in un processo in tre fasi utilizzando ingredienti bioneutri e certificati a base biologica. Tra questi ci sono la gomma naturale, le fibre, l’olio vegetale e pigmenti come biochar e ruggine. Per finire, non contiene plastica e non richiede concia o acqua aggiuntiva. Un input, questo, per evitare la creazione di acque reflue.

Le nuove versioni della Falabella e della Frayme
Foto della campagna pubblicitaria Autunno/Inverno di Stella McCartney.
Photo by Stella McCartney
Presentate all’inizio di quest’anno durante le sfilate Autunno/Inverno 2023-2024, questi due modelli iconici rappresentano, come tutta la collezione, una celebrazione dell’amore tra esseri umani e animali. Così come un invio all’azione per prendere posizione a favore del nostro pianeta.

Sognavo da tempo il giorno in cui avremmo visto un’alternativa vegetale alle pelle che non uccide una singola creatura e può essere facilmente restituita senza creare rifiuti. Non ci sono compromessi sulla desiderabilità o sulla durabilità; il futuro della moda è arrivato.

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