Illy, sostenibilità e tradizione in un caffè

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Il caffè è un pilastro dell’esperienza culturale italiana ed è presente in ogni bar, ristorante, trattoria, casa, in città, campagna o località marittima.

Il caffè è davvero uno stile di vita.

Non è solo una bevanda ma un rito sociale e un simbolo dell’identità italiana, del legame sociale e una testimonianza della ricca storia e delle tradizioni del nostro Paese.

La passione degli italiani per il caffè e il loro impegno per la qualità e la tradizione hanno reso la cultura del caffè italiano famosa in tutto il mondo.

Sono italiana e sono cresciuta bevendo caffè e mentre ci sono numerosi marchi grandi e piccoli, tutti sanno che il marchio della vera qualità “caffè italiano espresso” è e rimane illycaffè.

Quando penso al caffè, l’unico nome che mi viene in mente è illycaffè.

Illy produce il miglior caffè del mondo e lo vende al mondo.

Fondata nel 1933 da Francesco Illy, l’azienda è rimasta nelle mani della famiglia per oltre cento anni (solo di recente ha invitato un partner finnziario internazionale, Rhone Capital, come investitore finanziario di minoranza a contribuire al suo programma di espansione).

L’azienda ha sede a Trieste, in Italia, ed è un prodotto di quella stessa città portuale dal gusto raffinato.

Oggi Illy si è evoluto in un marchio globale con caffè e distributori in oltre centoquaranta paesi.

Andrea Illy è l’attuale Presidente di illycaffe’ e rappresenta la terza generazione della famiglia triestina alla guida dell’azienda.

Nato a Trieste nel 1964, entra nell’azienda di famiglia nel 1990.

Sotto la sua guida, illycaffe’ ha ampliato questa presenza globale diventando leader del settore mantenendo il suo standard di qualità di misura.

Andrea Illy è conosciuto non solo per la passione per il suo prodotto ma anche per il mantenimento dei rigorosi standard di produzione e di approvvigionamento. Oggi è riconosciuto come pioniere nel suo impegno per la sostenibilità e l’approvvigionamento etico.

Ha implementato diverse iniziative per garantir che il caffè illy sia ​​prodotto in modo socialmente e ambientalmente responsabile.

E’ stato anche un forte sostenitore dell’importanza della qualità nel caffè.

Andrea Illy applica la sua formazione scientifica per creare un approccio sistematico su suoi test di laboratorio e gli standards di gusto, traducendosi in un’esperienza di consumatore più educata e ricca dell’arte della preparazione del caffè.

Oltre al suo ruolo presso illycaffe’, Andrea Illy è anche coinvolto in varie organizzazioni industriali e iniziative per comprendere meglio i vari benefici del consumo della caffè e ovviamente della sostenibilità.

È il presidente dell’organizzazione internazionale del caffè ed è stato spesso riconosciuto per ampliare la consapevolezza delle sue virtù.

Co-chair delle Regenerative Society Foundation, dal 2013 al 2019 è stato Presidente della Fondazione Altagamma, che rappresenta i più importanti marchi dell’industria culturale e creativa italiana.

Nel corso del suo mandato, Fondazine Altagamma è stata riconosciuta istituzionalmente come ambasciatrice dello stile di vita italiano nel mondo.

Nel 2022 Andrea Illy è stato nominato Presidente dell’International Advisory Board del Laboratorio Triestino sulla Sostenibilità Quantitativa.

Ha completato il suo impegno di leadership nelle iniziative ESG essendo anche un “forward thinker” rispetto alla governance aziendale.

L’azienda è ampiamente acclamata come una delle più trasparenti tra tutte le imprese private europee, con un consiglio di amministrazione indipendente di livello mondiale che rivale facilmente gli standard normalmente impiegati in aziende pubbliche molto più grandi e un team di gestione esecutivo indipendente.

Ho avuto il piacere di incontrare Andrea Illy che ha gentilmente accettato di condividere con noi i suoi lavori, la sua visione del mondo e il suo impegno di vita verso … il caffè.

1) Ci racconti, come siete arrivati ad essere in così poco tempo pionieri nella ricerca della sostenibilità?

a mia passione per la sostenibilità è nata 40 anni fa quando era studente a Losanna. Ho compiuto il grande passo nel 2018 quando ho preso un anno sabbatico per capire come decarbonizzare l’azienda, puntando anche sull’agricoltura “rigenerativa”. una sfida a cui ho dedicato una fondazione, la Regenerative Society Foundation (RSF), nata nel 2020, con, tra gli altri, gli imprenditori Maria Paola Chiesi e Davide Bollati di Davines, che presiedo insieme con l’economista Jeffrey Sachs. In illycaffè si pone grande attenzione alla scienza e alla ricerca applicata alla materia prima e a tutti i processi produttivi, dalla selezione alla trasformazione, tanto che molte delle innovazioni che hanno segnato la storia del caffè sono nate in casa illy. Dal 2013 la nostra azienda è nell’elenco delle aziende più etiche del mondo. Nel 2019 ha rafforzato il suo impegno a perseguire un modello di business sostenibile che integri l’interesse delle persone con quello dell’ambiente, adottando lo status di socetà benefit e inserendo questo impegno nel proprio statuto. Nel 2021 illycaffè è stata la prima azienda italiana del settore a ottenere la certificazione internazionale come B-Corp, come risultato del suo impegno a rispettare i più alti standard di performance sociale e ambientale. Dal 2016, attraverso l’Ernesto Illy International Coffee Award, l’azienda celebra i coltivatori di caffè suoi partner, che hanno prodotto i migliori caffè del mondo.

2) Come sappiamo, illy controlla la propria produzione, in particolare in Brasile. Può dirci qualcosa di più su questa dimensione del vostro business e su come questo contribuisce a differenziare la qualità illy da quella dei concorrenti?

Sono solito dire che abbiamo una missione, una passione e un’ossessione. La missione è per i nostri clienti. La passione per la nostra cultura del bello, buono e ben fatto. E l’ossessione è la qualità. Abbiamo un marchio forte: secondo la classifica dei marchi più amati del 2022 illycaffè è al secondo posto livello mondiale. Se l’azienda vuole fare il miglior caffè che esista, deve puntare al valore. Non si può essere leader di qualità senza essere leader di sostenibilità. Le aziende non possono più ignorare questo aspetto, ne va della loro business continuity. illycaffè ne è un esempio. Siamo infatti impegnati nel percorso per diventare neutrali dal punto di vista delle emissioni di carbonio entro il 2033 – anno del nostro centenario – grazie alle energie rinnovabili e alla circolarità. Stiamo avviando diversi progetti per ridurre il nostro consumo energetico. Il nostro principale impianto di produzione a Trieste è già privo di emissioni perché alimentato al 100% con energia rinnovabile e stiamo implementando lo stesso negli altri siti. Per quanto riguarda gli imballaggi, adottiamo un approccio di economia circolare perché le nostre lattine sono in metallo, che può essere facilmente separato e riciclato all’infinito. Per quanto riguarda la coltivazione, promuoviamo la pratica dell’agricltura rigenerativa nei confronti dei nostri partner pagando il caffè che seleziona con prezzi superiori alla media e informandoli su come rigenerare i loro terreni attraverso l’arricchimento di carbonio organico e la conservazione della biodiversità. Collaboriamo con due piantagioni sperimentali – una in Etiopia e una in Guatemala – dove gli agricoltori ruotano le colture, arricchiscono il terreno con compost e biochar, riducono al minimo l’uso di fertilizzanti minerali, pesticidi ed erbicidi, con l’obiettivo di operare in modo neutro o negativo dal punto di vista delle emissioni.

3) Può spiegarci la differenza tra la sua politica di sostenibilità e la critica di molti concorrenti di “greenwashing”?

La illycaffè è una benefit corporation, per cui i suoi impegni in materia di sostenibilità sono elencati nello statuto e vengono verificati annualmente dai revisori. Facciamo dunque quello che diciamo e diciamo quello che facciamo. Perseguiamo il modello di sviluppo rigenerativo, che dunue implica le transizioni verso l’energia rinnovabile lungo tutta la filiera, l’agroecologia nella parte agricola e la circolarità nella parte industriale. Abbiamo preso l’impegno di essere carbon neutral nel 2033 e, a tal fine, ci sono decine di progetti in corso, che vengono rigorosamente auditati dai nostri certificatori. Siamo infatti una B-Corp e, prima di ciò, già nel 2019, siamo stati pionieri nella certificazione, con il Sustainable Procurement Process, oltre alle certificazioni ISO sui sistemi qualità e ambientale. Grazie a tutto ciò, siamo l’unica azienda di caffè riconosciuta da ben dieci anni di fila come una delle world most ethical companies.

4) Lei è un noto sostenitore dei benefici del caffè per la salute. Può dirci qualcosa di più su queste proprietà?

Una vita senza caffè non esiste. Il caffè è una bevanda inclusiva, la bevanda della felicità e della cultura che ci accompagna nella vita e fa bene alla salute. ci fa vivere meglio e più a lungo. Lo conferma anche un rcente anche uno studio condotto da un team di ricercatori dell’università di Bologna e dell’IRCCS azienda ospedaliero-universitaria di Bologna – Policlinico di Sant’Orsola, secondo cui chi beve regolarmente caffè ha una pressione sanguigna significativamente più bassa, sia a livello periferico che a livello centrale, rispetto a chi non ne beve. Il merito è essenzialmente dei componenti bioattivi contenuti nella bevanda più amata dagli italiani, polifenoli su tutti, che, controbilanciando gli effetti della caffeina, confermano gli effetti positivi del caffè per la mitigazione del rischio di malattie cardiovascolari.

5) In ultima analisi, in quanto imprese a scopo di lucro, le aziende devono conciliare gli interessi dei diversi stakeholder. in che modo la sostenibilità ha influenzato i vostri diversi gruppi di interesse e la vostra redditività a breve termine?

La sostenibilità non può che essere triplice: economica, per permettere tutti gli investimenti necessari a creare una societàsostenibile; sociale, per creare istruzione e benessere necessarie per una società sana, sicura e rispettosa dell’ambiente; ambientale, per perpetuare lo sviluppo socio-economico. Sostenibilità economica significa più valore per tutti gli stakeholders, sotto forma di profitti o di patrimonio. Sostenibilità sociale significa più istruzione e redditi più elevati. Sostenibilità ambientale significa avere minori rischi climatici o sanitari. Tutti gli stakeholder beneficiano di questo semplice modello e, se un’azienda lo persegue con coerenza, conquisterà un capitale reputazionale che le permetterà di crescere di più, avere maggiori margini e un costo del capitale più basso, a tutto vantaggio degli azionisti.

6) Per mantenere questi elevati standard di eccellenza, quali sono i passi necessari per assicurare che questa filosofia sia applicata in tutta l’azienda?

A livello filosofico, c’è innanzitutto il “perché”, ossia lo scopo ultimo, che è riassunto nel nostro payoff “live happilly“. A lvello organizzativo c’è il “come”, ossia i valori, i comportamenti. I valori in illy sono soltanto due e semplici: l’etica e l’eccellenza. Sant’Agostino li vedeva come due facce della stessa medaglia, la perfezione che, per essere tale, deve esserlo sia nell’applicazione sia nello scopo; ma è una parola antipatica, per cui preferiamo non usarla. Questo solo per dire che tutti posso capire al volo e immedesimarsi in questi valori. La selezione dei talenti è dunque spontanea, perché vengono da noi persone attratte dalle affinità elettive. Quanto ai comportamenti, l’agito, deve riflettere il dichiarato, ossia i valori. Su questo non possono esserci compromessi. Ovviamente ci vogliono persone speciali. Lo storico italiano Carlo Cipolla ha classificato come “intelligenti” le persone che fanno il bene di sé stessi e degli altri. infine, a livello operativo, c’è il “cosa”, ossia la coerenza. Per non creare dubbi o ambiguità, e soprattutto per creare valore nel continuo, tutti devono essere roe model, a partire da me e fare sempre le stesse cose, continuando a migliorare: otto milioni di caffè al giorno, per otto milioni di sorrisi.

ROME, ITALY – NOVEMBER 17: ANDREA ILLY ATTENDS THE ERNESTO ILLY INTERNATIONAL COFFEE AWARD 2022 – GALA DINNER ON NOVEMBER 17, 2022 IN ROME, ITALY. (PHOTO BY ANTONIO MASIELLO/GETTY IMAGES FOR ILLY)
7) Come azienda a controllo prevalentemente familiare, siete stati tra i primi ad assumere un management esecutivo esterno e a istituire standard di corporate governance ben al di sopra della norma per un’impresa a controllo privato. cosa vi ha portato a questa lungimiranza e quali sono stati i benefici e gli eventuali svantaggi di questa mossa?

Mio nonno, Francesco, ha fondato illycaffè nel 1933 con il sogno di offrire il miglior caffè al mondo. eccellenza ed etica sono stati i suoi valori fondamentali nella vita. Pensava a illycaffè come a un’istituzione sociale che avrebbe offerto il miglior caffè possibile e si sarebbe presa cura di tutti i suoistakeholder, operando con un impegno di trasparenza, sostenibilità e continua crescita personale e organizzativa. dopo 90 anni continuiamo a coltivare questo sogno, alimentato dalla cura e la coerenza in ciò che facciamo, perché solo così si ottengono miglioramenti in termini di materie prime, rapporti con i fornitori, tecnologia, innovazione. Il nostro obiettivo è migliorare la vita dei nostri consumatori, clienti, dipendenti, fornitori. illycaffè porta da sempre il cognome della nostra famiglia e il mio impegno, assieme ai miei fratelli, è mantenere il controllo della nostra azienda anche nei prossimi anni. Non intendiamo rinunciare a questo valore. in tal senso, va detto che la nostra è un’azienda globale che ha saputo aprirsi a risorse esterne alla famiglia. Ha infatti un capitale aperto – nel 2021 Rhône Capital è entrato nel capitale di illycaffè con una quota di minoranza per accompagnare l’azienda nel percorso di crescita internazionale – una governance indipendente e manager eterni, alla cui guida dal 2022 c’è Cristina Scocchia. Il consiglio di amministrazione di alta qualità professionale garantisce autonomia alle scelte aziendali all’altezza delle sfide. Il modello della illycaffè è dunque quello di una “World Class Organization”, che unisce il meglio dell’attività familiare e manageriale. Come famiglia, agiamo come garante di coerenza e continuità.

8) Nell’acronimo ESG avete affrontato la E e la G in modo stellare, come l’azienda definisce e affronta la S?

illycaffè è una stakeholder company che ha come obiettivo il miglioramento della qualità della vita dei suoi, nell’ordine, consumatori, clienti, talenti, fornitori, comunità ed azionisti. Persegue la sostenibilità sociale attraverso la crescita personale e dunque innanzitutto politiche inclusive, remunerazioni eque e non ultimo lo sviluppo delle competenze. Ne sono testimonianza i prezzi mediamente superiori del 30% per i caffè acquistati dalla illycaffè e una comunità di quasi mezzo milioni di corsiti negli ultimi 25 anni. Tutto ciò è riassunto nel nostro payoff Livehappilly. Fin dalla nascita abbiamo orientato le nostre strategie verso un modello di business sostenibile capace di determinare vantaggi competitivi per l’azienda, integrando obiettivi economico-reddituali con aspetti di natura sociale e ambientale. In particolare, sono tre gli ambiti di intervento recepiti nello statuto e sui quali ci focalizziamo: il primo è quello della catena responsabile del valore e dell’agricoltura sostenibile, che si realizza attraverso l’analisi e il miglioramento degli impatti lungo la filiera del caffè, la ricerca sul campo e il trasferimento di conoscenza, nonché il sostegno all’agricoltura integrata per preservare e migliorare la qualità sostenibile del caffè; il secondo è legato alla qualità della vita e viene perseguito attraverso i principi della sostenibilità economica, sociale e ambientale, anche favorendo partnership globali finalizzate a questo obiettivo; il terzo riguarda l’econoia circolare a beneficio del pianeta, che prevede il miglioramento dell’efficienza energetica e del consumo delle risorse per ridurre progressivamente le emissioni lungo la filiera.

9) Come portatore di cultura e custode della fiamma di famiglia, qual è la sua visione del futuro dell’azienda sia in Italia che nel mondo?

La illycaffè deve continuare ad essere sè stessa e continuare a crescere per deliziare sempre di più un numero crescente di consumatori. Per farlo dobbiamo continuare a migliorare nel minimo dettaglio il prodotto, il servizio e tutte le attività a supporto. sogno dunque una illy più grande e più amata, riconosciuta come la stella polare del mondo del caffè.

10) Suo padre Ernesto, oltre a essere considerato un genio dell’industria, era anche un mecenate delle arti contemporanee, una tradizione che lei ha portato avanti. Può dirci che ruolo ha questo aspetto nel vostro prodotto e nella vostra azienda?

Intendiamo l’arte come la rappresentazione della bellezza e dunque ome un modo di arricchire l’esperienza gustativa polisensoriale ma al contempo come un linguaggio che esprime qualità. La bellezza al di là del gusto, dunque, al fine di deliziare i consumatori. L’impegno di illy nel campo dell’arte contemporanea si è concretizzato nel tempo in partnership e collaborazioni con importanti manifestazioni del settore, in Italia (Artissima, Biennale di Venezia), ma anche oltre i confini nazionali. Il progetto illy Art Collection è un continuo viaggio creativo: sono già 126 gli artisti di fama mondiale che hanno trasformato le nostre tazzine in opere d’arte, esposte nella galleria del nostro quartier generale a Trieste, un progetto inaugurato oltre 30 anni fa pensando di racchiudere in una tazzina frammenti di mondi. Per promuovere i giovani artisti emergenti dei paesi produttori di caffè abbiamo dato vita nel 2007 al illy sustainArt, un momento di scambio culturale in cui artisti e curatori possono raccontare i nuovi territori della creatività e confrontari mostrando il loro lavoro ai più grandi esponenti dell’arte contemporanea mondiale. Ogni anno nelle fiere di arco Madrid e Artissima a Torino vengono selezionati attraverso il premio illy sustainArt giovani artisti a cui viene offerta un’opportunità concreta di visibilità, di sperimentazione e di crescita tramite borse di studio e progetti di mostre.

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