impressionante capacità di Sand to Green, nel trasformare il deserto in terreno fertile rappresenta un baluardo di speranza nell’era del cambiamento climatico. La startup con sede in Marocco apre nuove frontiere nell’agricoltura, offrendo un modello sostenibile per nutrire una popolazione in crescita. Vediamo con calma di cosa si tratta.
La desertificazione è oggi il futuro di molti paesi. La nostra soluzione è utilizzare l’agroforestazione per creare un nuovo tipo di agricoltura sostenibile e resiliente ai cambiamenti climatici.
Wissal Ben Moussa, co-fondatrice e responsabile agricola di Sand to Green
Rivoluzione verde nel deserto
Un terzo della superficie terrestre è minacciato dalla desertificazione: per questo iniziative come la “grande muraglia verde” africana, o questa proposta da Sand to Green assumono una rilevanza cruciale. Wissal Ben Moussa, co-fondatrice e responsabile agricola, è impegnata in una missione audace: convertire il terreno arido del deserto in aree agricole frtili e produttive. Come?
L’approccio di Sand to Green si basa su tre principi: l’agroforestazione, un metodo che integra la coltivazione di alberi da frutto e erbe aromatiche in un unico spazio, massimizzando la biodiversità e l’efficienza delle risorse. L’intercropping, una tecnica che consente di coltivare diverse specie vegetali insieme, ottimizzando lo spazio e aumentano la produzione. Terzo elemento fondamentale di questo processo è l’uso di acqua salmastra, una risorsa spesso abbondante nelle aree desertiche. Sand to Green impiega tecnologie solari per desalinizzare questa acqua, rendendola adatta all’irrigazione. Quarto e ultimo aspetto cruciale del loro metodo? La rigenerazione del suolo con “concime verde”, una miscela che include compost, biochar e microrganismi che aiutano il terreno a “risvegliarsi”.
Marocco
Successi e prospettive future
L’importanza del lavoro di Sand to Green non può essere sottostimata: i risultati di questa startup sono notevoli. Nel corso di una speimentazione quinquennale su un’area di cinque ettari nel sud del Marocco, hanno testato una varietà di piante per identificare quelle più adatte a questo ambiente.
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Il prossimo obiettivo è l’ampliamento del progetto a un sito commerciale di 20 ettari, sempre nel sud del Marocco. Le tecniche della startup potrebbero essere utilissime in Paesi come Mauritania, Senegal, Namibia, Egitto, nella penisola arabica, in alcune zone degli Stati Uniti e sulla costa messicana.
Possiamo andare ovunque nel mondo, purché si abbia accesso all’acqua salmastra. La buona notizia è che ce n’è molta lungo le zone costiere.
Wissal Ben Moussa, Sand to Green
Startup Marocco combatte desertificazione
Wissal Ben Moussa
Dal Marocco al mondo
In un’epoca in cui la sicurezza alimentare e la sostenibilità ambientale sono di vtale importanza, l’approccio di Sand to Green rappresenta un importante passo avanti. Non è solo una startup con una visione rivoluzionaria; è un esempio di come l’innovazione e la sostenibilità possano andare di pari passo, offrendo soluzioni concrete ai problemi globali.
Questa storia che nasce in Marocco e guarda lontano è un promemoria che, anche nelle condizioni più sfavorevoli, la resilienza e la creatività umana possono prosperare, portando a cambiamenti positivi e duraturi.